Questo governo non mi renderà cattiva

INTERRUZIONE DEL SERVIZIO

Prendo in prestito il titolo di Zerocalcare (non me ne vorrà, credo, abbiamo lo stesso intento) per dire una cosa importante.

Un contenuto diverso dal solito, perché oggi la poesia mi è scappata via dal prato.

Avrete sentito tutti dello stop alla registrazione all’anagrafe di figli di coppie dello stesso sesso. Bene, questo non basta, perché la sentenza è pure retroattiva: a Padova (ma in realtà non solo) vengono messe in discussione le registrazioni di bambini di coppie omogenitoriali dal 2017.

Se questo provvedimento avrà effetto, scrivere di poeti, di parole d’amore, di accusativo alla greca, di eroi del mito non avrà più senso. A cosa servirà spiegare in classe cosa significa essere liberi e audaci se poi viviamo in un Paese che si schiera solo dalla parte di chi odia?

Non ho mai voluto avere figli. Questo non è un segreto. L’istinto materno non mi è mai arrivato (come probabilmente a Medea), e poi penso che sarei una pessima madre – tipo di quelle che dimenticano i figli sui fornelli. Ma da qualche parte, dentro di me, ho sempre saputo che, da donna che si innamora solo di donne, non sarebbe stato facile. E quindi ho preferito soprassedere.

E mi è capitato, fidatevi, di essere così folle d’amore da dire: “io lo vorrei un bambino che ha quella faccia e quei piedi lì, uguali alla persona che amo, ma è complicato.”

Manzoni di me avrebbe detto: “il lettore se n’è già avveduto, non era nata con un cuor di leone.”

Ma oggi in Italia ce ne sono di coppie simili, quelle coraggiose che mettono in gioco tutto pur di averlo un figlio.

Un provvedimento che toglie loro i diritti su quel bambino non è solo senza senso, ma è proprio un dispetto.

E non posso neanche dirvi che io a scuola spiego sempre che i dispetti non si fanno. I miei ragazzi sono alle superiori, sono troppo grandi per queste bassezze.

Figuratevi quando è un governo a fare i dispetti…

Questo governo non mi renderà cattiva.

Cari signori che fate le leggi, senza nulla togliere agli altri, ma questi bambini non sono un caso, sono voluti e amati di sicuro, proprio perché per queste coppie è più difficile.

E non siamo ai tempi di re Erode o di Voldemort, su nessuno di questi nascituri c’è una profezia, nessuno di loro è destinato a togliervi la poltrona da sotto il culo.

Questo governo non mi renderà cattiva.

Avevo pensato di scrivere una lettera piena di parolacce, ma a voi che pensate a questi provvedimenti ingiusti auguro invece ogni bene.

Spero per voi che, almeno una volta nella vita, siate pensati e amati come un bambino che ha due mamme o due papà coraggiosi, perché non c’è amore più vero, più grande.

2 risposte a “Questo governo non mi renderà cattiva”

  1. Profondamente ingiusto…. anche detto da una donna che ama gli uomini….
    Non so come arrivino a pensarle certe leggi…

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  2. Questa è l’esemplificazione formale di una certa ideologia, che pone i propri presupposti morali come fondanti e disprezza tutto il resto, trattando chiunque ad essi non conforme come inferiore e disgustoso e non degno di realizzare la propria vita come crede.
    Come lo vuoi chiamare questo? La parola non importa, tanto la sostanza è quella.
    Tu sei forse troppo buona. Io invece per loro provo solo odio. E ho il diritto di odiarli.

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